Il segreto della piena realizzazione è riuscire a comunicare agli altri ciò che si è attraverso ciò che si fa, ma per essere davvero sereni è indispensabile che ciò che si fa sia realmente ciò che si vuole e non quello che vogliono gli altri.
L. Licalzi
A ciascuno di noi può essere capitato che un amico ci faccia una richiesta che vorremmo rifiutare, ma diciamo ugualmente di “si”, oppure di provare disagio e non sapere cosa rispondere se ci viene fatto un complimento, o ancora di trovarsi al ristorante, dove ci viene portato del vino cattivo e non osarci a rimandarlo indietro. Questi esempi illustrano uno stile di comportamento “passivo”, ovvero subire gli altri, non essere in grado di dire la propria opinione, avere difficoltà nel prendere decisioni, pensare che gli altri siano migliori di noi, avere paura del giudizio altrui, richiedere la loro approvazione o non essere in grado di dire “no” ad una richiesta.
Quando, invece, usiamo frasi come: “Io mi aspettavo ben altro da te”, “Se tu mi fossi realmente amico ti comporteresti in un altro modo”, “Tu sai quanto io tenga a te e ciò che sto dicendo è solo per il tuo bene” sono comportamenti tipici di una persona “aggressiva”, persona che fa violenza ai diritti altrui, che è convinta di non sbagliare, che attribuisce i propri errori agli altri, si ipervaluta, non accetta altri punti di vista, non cambia la propria opinione anche di fronte all’evidenza dei fatti, colpevolizza, inferiorizza e si arroga il diritto di giudicare.
La persona dallo stile di comportamento “assertivo” si colloca tra l’aggressivo ed il passivo.
Il significato di assertività viene dal latino “asserere” che significa “asserire”, ovvero esprimere se stessi.
L'assertività è la capacità di affermare i propri diritti e il proprio punto di vista, comunicando in maniera diretta e calma. Sa esporre i propri desideri, si basa su una buona stima di sé ed il rispetto degli altri in un clima di uguaglianza.
Prevede un comportamento che affronta le discussioni invece di evitarle in maniera passiva, ma le gestisce in maniera costruttiva esponendo le proprie ragioni, senza essere aggressivi, in equilibrio con i diritti “assertivi” degli altri.
Il comportamento assertivo è basato su:
Di seguito i capisaldi del comportamento assertivo, che sono impliciti nei diritti di ciascun essere umano:
A questo punto è lecito chiedersi se esiste realmente una persona “assertiva”.
Penso che vi sarà capitato di trovarvi con qualche persona con cui potevate parlare liberamente senza avere paura di venire criticati o aggrediti. Se avete incontrato questo tipo di persone allora sappiate che, anche se in minima percentuale, il tipo di persona assertiva esiste.
La distinzione tra i vari tipi di comportamento (passivo, aggressivo, assertivo) è, in se stessa, di natura prevalentemente teorica , spesso noi slittiamo tra un comportamento e l’altro.
In una determinata situazione possiamo essere assertivi e in un’altra aggressivi. Ad esempio un individuo può essere assertivo sul lavoro, avendo appreso che l’essere aggressivo presenta più spesso la conseguenza di essergli svantaggioso, ma se osserviamo la stessa persona quando arriva a casa, possiamo vedere invece che è aggressiva con la moglie e con i figli. Un altro individuo, che sul lavoro subisce, quando arriva a casa diventa aggressivo.
Quindi, di solito c'è uno stile predominante, ma la maggior parte delle persone adotta diversi atteggiamenti in situazioni diverse, perché Il nostro comportamento tende infatti ad adattarsi ad ogni situazione.
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